comunicato venerdì 23 marzo

Bologna                                                                                                                           23 marzo 2007

  

Pochi giorni dopo l’inizio della primavera anche MetroLab inaugura una nuova stagione.

 

2 marzo: l’inizio

Alcune settimane fa un vecchio cinema in via Azzo Gardino divenne per incanto uno spazio pubblico restituito alla città, il luogo di lancio di una campagna “Rumori metropolitani” che parlava di bisogni, di cittadinanza, di reddito, di accesso alla città.

In seguito quel cinema venne (ri)chiuso, mattoni e cemento come strumenti del dialogo da parte del “governo” della città, e lì cala il sipario.

Era solo un trucco per aumentare la suspense

 

12 marzo: la primavera s’avvicina

Blitz serale, sedie, microfoni e lo spirito MetroLab attraversa la Sala Borsa, per una sera agorà metropolitano, i racconti della “città di sotto” s’intrecciano con le rivendicazioni dei lavoratori della Sala Borsa e diventano presa di parola collettiva: le istituzioni tacciono, stavolta neanche un mattone…

 

Oggi, 23 marzo: una nuova stagione

Pausa di riflessione, necessaria per riprender fiato, e MetroLab riparte. Questa mattina liberando i locali dell'ex mensa situata tra Via Berti e Via dello Scalo, torniamo a dar voce al precariato metropolitano, a raccontare i bisogni della città nascosta, a parlare di reddito come chiave d’accesso alla città, a partire dalla presentazione, alle ore 18,00 di questo pomeriggio, di una proposta di legge regionale per l’istituzione del reddito sociale.

 

Continua inoltre la mappatura di un territorio che non è più lo stesso. MetroLab ospitando luoghi diversi, dimessi da anni, non ne cambia la natura ma il modo di “descriverli”. Il cinema Embassy, la Sala Borsa, l’ex-mensa, rappresentano le prime tappe di un viaggio che porterà alla costruzione di una nuova mappa della città: perché è liberando nuovi spazi che occupiamo porzioni d’immaginario collettivo, perché è (ri)partendo ogni volta dai bisogni che inauguriamo la nostra primavera.

 

Bologna

Primavera ‘07

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30 Responses to comunicato venerdì 23 marzo

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  9. Blogger says:

    Oggi abbiamo commesso alcuni errori ed è mancato qualcosa. Del resto nel complesso quello che è lo spirio di MetroLab alla fine è prevalsoo. Fino ad oltre le 12:00 decine di persone ballavano felici sotto la pioggia. Era una scena davvero allucinante.
    Anche da questi momenti passa la rivendicazione del diritto della “città di sotto” ad abitare la metropoli e ad avere a disposizione spazi pubblici dove i rumori metropolitani si facciano voce collettiva e facciano emergere bisogni e desideri.

  10. Lollo says:

    com’è andata alla fine?io sono passato correndo e alle 18.15 stavate montando delle tende…

  11. mr coffee says:

    Finalmente rifunziona!!!E riiniziano i commenti…questo dovrebbe essere lospirito di Metrolab,in formazione…

  12. Cappuccetto Rosso stanca.. says:

    Mi sa proprio che da questo MetroLab l’unica cosa interessante sia questo blog..l’unica cosa che mi rimane da dirvi(solo a chi in questo progetto ci crede veramente e non ci sta solo per i flash) è “buon lavoro”..alla prossima!

  13. Blogger says:

    Grazie per lo stimolo. Ma la mia opinione è che il conflitto di cui parli è più strumentale che reale. A MetroLab abbiamo avuto l’appoggio del centro anziani e di numerosi vecchietti che erano a fianco delle nostre rivendicazioni.
    Quello del conflitto intergenerazionale è un messaggio che vogliono far passare media e istituzioni. Io non credo che sia questo il quadro reale. Il conflitto che dobbiamo mettere in campo non deve dividere la città ma unirla.

  14. biochip says:

    Perchè non iniziamo a chiamare le cose con il loro nome (giovani senza diritti e vecchi ipergarantiti), e diamo inizio ad un bello, colorato e durissimo conflitto intergenerazionale?
    Pensateci…
    Bay!

  15. Blogger says:

    Ci scusiamo per i disguidi con i commenti, i quali per via di lamentele e messaggi di spam erano stati temporaneamente bloccati.
    Da oggi il servizio sarà nuovamente disponbile e saranno pubblicati tutti i commenti a patto che non siano riportati nomi e cognomi di altre persone.
    Invitiamo inoltre a non usare un linguaggio offensivo sperando che questo spazio possa servire per un confronto positivo e costruttivo.

  16. skzoidmn says:

    io ho visto….ho visto i vostri inutili “bigliettini”..dalle nostre parti si chiamano pizzini…ho letto..ho letto…stiamo rispettando il programma, dicevano…e intanto tiravano dritto…per la LORO strada, il LORO programma…ho visto, ho visto i flash ai soliti volti nuovi…(minkia, siete belli imbazzati..ogni scorreggina che fate ci sono almeno due testate…alla faccia della base che vi illudete d rAppresentare…)a quali assemblee volete ke uno qualsiasi di NOI partecipi? per discutere di che cosa? quando avete discusso pubblicamente? -dove per discussione intendo quel processo di comunicazione tra più persone dove le parti hanno un reciproco scambio-le uniche apparizioni meteoriche effettuate sono state accompagnate dai vari bonaga e bifo e dalle solite cazzate urlate al megafono, il tutto -ovviamente- accompagnATO da tutti quei flash ke vi piacciono cosi tanto…mentre i poveri disgraziati che erano lì bevevano a due euro il bicchiere….scarso..scarso…e non uscitevene con la solita “ecco il solito che critica, critica, nn fa 1 cax…vediamo se lui sa fare d meglio…” certo, cari, difficile è con due “uscite pubbliche” avere piu foto o titoli di voi..per carità..in questo nessuno vi batte…molto molto bravi…ma dietro?..mi secca ripetermi…a me sembrava soltanto che un gruppo sparuto(che magari si autocompiacerà a definirsi “avanguardia”)cercasse LEGITTIMAZIONE, da quei poveri beoti a due euro il bicchiere….massa informe alla quale dare un colore, e alla quale attribuire parole scritte e decise nel buio di una stanza in due-tre…qualcuno che si arroga il diritto a parlare per gli altri…in nome di COSA? ma finitela di fare i pagliacci, ke ormai non ci crede piu nessuno…anche per colpa VOSTRA…ah, a proposito, bella la sfilata di sala borsa..alcuni di voi hanno avuto il coraggio di farsi vedere in faccia (certo, sempre dietro la cortina fumogena dei “volti nuovi”)…ma c’erano troppi flash…difficile resistere..no? -piccolo inciso a proposito di autorappresentazione e autorganizzazione…ma senza il partito avrei voluto vedere quante sfilate del cazzo si sarebbero fatte a sala borsa- cerchiamo di non farci strumentalizzare dal partito? perchè, metrolab è realtà estranea al partito? da quando? bella, bella la democrazia…mi sento ad atene duemila anni fa…almeno per fare presenza in piazza li pagavano..e non gli fregavano (ancora, sic)pure quei due schifosi baiocchi per bere aspettando di riscaldarsi di fronte al nulla gelido e mummificato delle solite trite stronzate urlate sperando di pietrificare ogni parvenza di parola PAROLA……ciao ragà…spero che duriate il meno possibile…cosi almeno non giustificate quei porci che vi stanno sulla testa e che vanno starnazzando a proposito di paese DEMOCRATICO….in primis quello colla barba, lassù a palazzo…
    Un saluto, da uno che ha avuto l’incredibile leggerezza di crederVi, di CREDERCI…pochi, inutilissimi istanti sotto la pioggia……..

  17. ale says:

    a me da tanto l’idea che tu stesso sia un coglione rifondarolo. o sbaglio? dai che ti ho sgamato.
    per fortuna metrolab non è fatta solo da quei tre personaggi che tu conosci sicuramente meglio di me, ma da decine di persone che tu sottovaluti. e che non conosci. ma ritorniamo al punto: come fai a conoscere quei tre, compreso Quattrone, che, diciamocelo, chi cazzo è?
    dai che ti ho sgamato, pirla

  18. !?!a?!? says:

    cari tutti,
    ho partecipato ad assemblee, occupazioni, ho subito sgomberi. per anni. ho notato che chi va avanti e lo fa al fianco di quelli che chiama compagni. non cerca la faida (e mi riferisco ad alcuni interventi dei prometrolabbiani quanto ai contrometrolabbiani), cerca il confronto.
    metrolab ha trovato l’appoggio di realtà vicine, vive, diverse.
    volete un gossip? io disprezzo rifondazione comunista per diversi motivi, non credo nei partiti, e – giusto per essere chiari – non ho mai votato nè mai voterò rifondazione comunista.
    ma alla prossima assemblea pubblica parteciperò, e chiederò a muso duro dei chiarimenti ai compagni di metrolab, che spero si cureranno di rispondermi. voi, invece, sono sicuro che non ci sarete.
    ciao

  19. Marcos says:

    VERGOGNA,e perchè tutta questa rabbia?
    Tado…forse dalla Danimarca ti hanno raccontato gesta e imprese alquanto dissimili dal vero…um abraço

  20. biochip says:

    Il precariato è la forma di lavoro più adatta all’economia capitalista del terzo millennio.
    La democrazia indiretta fondata sui partiti è la forma politica più adatta all’economia capitalista. Se volete mettere in discussione il precariato dovreste mettere in discussione anche la democrazia indiretta fondata sui partiti. Altro che reddito di cittadinanza e precaricard!

  21. Cappuccetto Rosso says:

    Mi rattrista molto l’intervento di Tado..L’unico elemento degno di nota è la violenza con cui ti esprimi..anche se penso che in fondo nasconda la consapevolezza del misero teatrino che state tentando di mettere su con MetroLab..Inoltre penso che di ben peggio del nostro silenzio assordante (eheh…ma come ti vengono?!!) ci sia la violenza (sempre per rimanere in tema) con cui togliete solo alcuni interventi di chi ha deciso di scrivere su questo blog…Dai!!Voi che siete così attenti a definire Metrolab una “liberazione” e non una VIOLENTA occupazione..
    E comunque le vostre assemblee sono sempre moooolto interessanti.

  22. Acidman says:

    Caro Tado in Danimarca,noto che hai il bene dell’ubiquità ed anche quello del sommo giudizio e dell’ira funesta che cadrà contro gli infedeli.Assomigli più al Dio del Vecchio Testamento,ma ti ricordo che l’Arca di Noè è già salpata da tempo e che stranamente ha portato con lei anche te,ricco di accidia e superbia.Perchè ti inquieti così tanto,desideroso di mordere carne fresca,eccitato all’idea di devastare chi contrasta la tua idea,tu,che dici di essere di sinistra denaurandola dalla sua natura di dialogo, più che altro pensi al monologo…e poi nel web,che faccio,mi tolgo il cappello per mostrare il mio volto?Ma tu chi cazzo sei,hai postato nome e cognome,foto e dati anagrafici?O è come al solito che le regole sono solo per gli altri.
    Amante del mondo e di tutti
    Caro Acidman

  23. Tado in Danimarca says:

    AH AH AH!
    Grazie ragazzi!
    Grazie perché mi fate ridere, e ridere è bello.

    Rido di gusto non per te, ma di te, Uno nessuno e centomila, perché questa è l’unica reazione che si può avere davanti ad un attacco (NB: attacco, non critica) come la tua crociata personale contro Francesca la vampira, capetta del PRC, con un vergognosissimo passato di movimento, intortatrice di Sergio il Magnifico e seconda in questo solo alla di lui segretaria.
    Rido perché immagino che tra qualche giorno qualcuno ci illuminerà dicendoci che una volta Francesca gli ha rubato la merenda, alle elementari, e quindi sarebbe il caso di toglierle agibilità in tutti i territori del Regno; essendo questa chiaramente un’azione di destra.
    Rido davanti a chi sbraita senza nemmeno avere letto il Comunicato con cui il primo MetroLab è stato occupato, perché non c’era bisogno di un intelligenza speciale, per leggere (testuale) “Vogliamo una legge regionale per il reddito sociale che ci permetta l’uscita dalla precarietà e allo stesso tempo la possibilità e l’autonomia di scelta sul nostro futuro.”, o ancora, il giorno dopo: ““Rumori Metropolitani” è anche una proposta di legge regionale per il reddito sociale, che presenteremo in un’assemblea pubblica giovedì 15 marzo.”
    Rido perché mi immagino un carrello pieno di spesa, e un pirla a incazzarsi con la cassiera che non vuole accettare Precaricard circuito internazionale Circus. Bizzarro, cazzo: m’han detto che era vera…
    Rido, mio caro AcidMan, anche pensando a te, immaginandoti col naso all’insù in Via Zamboni a cercare un cavolo di manifesto come al solito una spanna sopra il livello di tutti gli altri, che dica dove e quando si terrà l’assemblea per decidere quale posto occupare. Naturalmente all’ingresso due sedicenti conigliette in tutù provvederanno a dividere i militanti dalla Digos, alla quale verrà data a bere l’idea che la prossima action sarà occupare il Duomo di Siena a Santo Stefano.“Bastardi traditori, mi avevano detto che era una cosa pubblica e aperta!”
    Rido immaginandovi a casa, voi e chi vi appoggia, con le occhiaie che vi devastano gli occhi, incollati ad uno schermo sperando che qualcuno uploadi un nuovo comunicato da infamare prontamente, per poi concedersi il meritato riposo con un ghigno soddisfatto. Ho l’ardire di supporre che nessuno di voi si sia poi presentato in assemblea a riportare critiche invece di insulti. Strano: di solito la gente come voi non si tira mai indietro!
    Non rido più (non perché non ce ne sia bisogno, chiariamoci, ma solo perché uno non è che possa poi ridere all’infinito), resomi definitivamente conto della vostra pochezza quando avete ricevuto delle risposte serie, un invito a vedere diversamente il rapporto partiti-movimenti, uno spunto quantomeno interessante da dibattere e magari, poi, non condividere, ma almeno da prendere in considerazione, e avete continuato a strillare a più non posso, come bimbi a cui il ghiacciolo la mamma l’ha comprato, sì, ma io quando dicevo ghiacciolo volevo dire gelato, quindi piango lo stesso, stronza!
    Sgrano gli occhi, davanti a chi, paladino del movimento ma che sia chiaro del movimento-quello-vero, tira fuori un articolo de L’Unità, che non prende minimamente in questione l’utilità non tanto di costruire 48 posti letto (da tutti condivisa) quanto se valga la pena di farlo lì e a quei costi, e se invece quel posto non possa dare di più alla Città del Tortello con una destinazione d’uso differente.
    Rido questa volta di sommo gusto, leggendo come nello stesso articolo si sostenga che “basta chiedere” al Comune.
    Che forse L’Unità ci abbia tradito anche lei? E io che pensavo non parteggiasse per nessuno…
    E infine posso solo dire mi dispiaccio per voi, mie care nullità, nel vedere con che metodica precisione, quando sbraitate come cagne lerce, non abbiate nemmeno il coraggio di rendervi riconoscibili con uno straccio di nome.

    Peccato non esserci e non poter ridere dopo un lungo applauso, quando, alla prossima assemblea, il vostro silenzio si farà assordante.

    Un abbraccio e un bacio
    Tado

  24. o era mattia pascal? (pace all'anima sua) says:

    uno nessuno e centomila! non solo il naso hai storto, ma la ragione!
    c’è in fondo qualcosa che ti rode, amico mio, qualcosa di personale, come se scoprissi ora che il biglietto vincente della lotteria è di un numero solo avanti al tuo, tutti gli altri uguali! peccato! c’eri quasi!
    la precaricard dici?
    quando shakespeare scrive “juliet is the sun” pensi forse che si riferisca al suo culo?
    com’è il sole?
    è grande?
    dici?
    …o è caldo?
    vero è che omnis comparatio claudicat, ma tu forse hai imparato a zoppicare troppo presto! e adesso strisci i piedi.
    si chiamano metafore: un termine proprio con uno figurato! una trasposizione simbolica!
    a cosa servono?…beh!
    non dirmi che ci sei rimasto male perchè il bancomat non ti ha accettato la carta!
    o perchè il cameriere ti ha riso in faccia?
    proprio bisogna dirti tutto!
    la proposta di legge poi era dichiarata ed esplicita fin dal principio, “immediatamente dalla prima occupazione” come dici, ne era anzi una ragione, uno degli obiettivi principali.
    forse se tu fossi venuto alle assemblee o se avessi letto i giornali (mi sa che guardi solo le fotografie per spiare livido e invidioso le facce)adesso lo sapresti.
    basta direi.
    il resto in assemblea.

  25. uno nessuno centomila says:

    appoggio le critiche mosse da acidman soffermandomi maggiormente sulla proposta politica che metrolab lancia e le figure che la lanciano.
    Metrolab “2”rinasce lanciando una proposta di legge regionale per l’istituzione del reddito sociale, quindi mi chiedo: quella buffonata della precaricard a cosa serviva? Perchè è chiaro a pochi che quella carta non da nessun vantaggio e nessun accesso a servizi o saperi al possessore, quindi perchè confondere le idee a chi si è avvicinato a metrolab con parole fumose e non lanciare immediatamente dalla prima occupazione questa proposta di legge?
    Riallacciandomi al discorso PRC mi piacerebbe sapere qual’è stato il confronto e la collaborazione tra metrolab e il partito, lo chiedo perchè mi pare ridicolo parlare di metrolab come di un progetto “nuovo” quando le figure che sono sempre apparse sui media sono:
    Ruocco Francesca dirigente nazionale dei giovani comunisti, Miele Enrico coordinatore regionale dell’ Emilia Romagna dei giovani comunisti e Quattrone Armando anchesso ricollegabile ai giovani comunisti, quindi dov’è questa collaborazione col prc, quando i capetti sono il prc????E non un pezzo qualunque del prc ma quelli della maggioranza del partito (Bertinotti) che dopo anni di chiacchiere su: pace, non violenza, diritti etc etc ora che sono al governo hanno venduto il culo su tutto girando più di chiunque altro la faccia al proprio elettorato. La stessa proposta politica di metrolab chiarisce la natura di questo progetto. La precaricard è una battaglia dei giovani comunisti lanciata il 4 novembre a roma, per conferma basta guardare lo striscione che metrolab usa: “vogliamo il pane e anche le rose” usato a roma dai gc e poi a vicenza dagli stessi.Quindi dove stà questo confronto col prc???SIETE IL PRC!!!Anzi nello specifico il peggio del prc e tra le presenze più significative di questo collettivo sottolineo quella di Francesca Ruocco che oggi attacca lo sceriffo con “letterine” (come se Cofferati avesse mai dato importanza a qualcuno, figurarsi le lettere che fine possono fare…)e che pochi ricordano come la disobbediente, che nel giorno delle elezioni del sindaco di Bologna,era presente sul palco a festeggiarlo dopo avergli fatto per mesi la campagna elettorale a nome dei verdi!
    Ora mi chiedo perchè i ragazzi di bologna dovrebbero aderire ad una pagliacciata così grossa portata avanti da arrivisti, qualificati come tali, dal loro percorso politico?
    Perchè dobbiamo sentire rivendicare le “grandi azioni” di “LIBERAZIONE” degli spazi fatte dal collettivo metrolab quando altri in questa città occupano SERIAMENTE da anni dando voce al problema dei locali abbandonati e sfitti lottando veramente, senza cercare spazio sui media?
    Perchè dobbiamo sentir parlare di precarietà da figure che hanno le mani in pasta in partiti e sindacati?
    Perchè dobbiamo renderci partecipi di questa presa per il culo verso quei ragazzi di metrolab che realmente ci credono in questo progetto, per pubblicizzare 2 o 3 piccoli arrivisti, tra cui una che fino a poco tempo fa andava a braccetto con questo sindaco?
    Inoltre perchè avete parlato di una pausa di riflessione di metrolab tra un occupazione e un’altra?!Potevate dire che i militanti avevano altri impegni, come l’irlanda in festa dove gli stessi militanti servivano in ristoranti e bar dei DS (per chi non lo sapesse lo stesso partito, del sindaco che sgombera gli occupanti).
    Per concludere smettetela di provare ad essere, quello che altri sono in questa città da anni perchè chi occupa e ribadisco SERIAMENTE in questa città c’è già, locali che fanno iniziative di stampo culturale politico ci sono già, i giovani comunisti esistono già a bologna e con voi hanno fortunatamente poco a cui spartire e per vostra informazione esiste pure (da anni) un laboratorio del precariato metropolitano al quale avete spudoratamente copiato lo slogan, tutti questi soggetti combattono SERIAMENTE da anni a bologna e hanno sempre fatto vera politica credendo nelle loro battaglie e senza apparire sui giornali e sono l’ossatura della sinistra bolognese.
    Voi a Bologna non siete nulla

    Parlate alle assemblee e dite dove eravate nella pausa di riflessione, dite da dove venite politicamente, dite ai ragazzi, che fate parte di quel marciume politico che finanzia guerre , attacca i ceti sociali più poveri e finanzia le scuole di “classe”, parlate delle denuncie e dite soprattutto che a voi delle battaglie che portate avanti non vi interessa il contenuto ma è il risultato personale che cercate.

  26. babytank says:

    Concordo in molto di quello che dici acidman!Ma hai un blog ,o una mail?
    E’ che metrolab non è un assemblea,unidea che sideve formare.E’ già preconfezionata…nulla incontrario,le idee forti devono essere portate avanti,ma basta dirlo,no?
    Baci
    P.S.
    e almeno un po’ di rumore c’è stato.Stiamo discutendo,anche se non ci ascoltano,ora,un giorno forse le cose cambieranno…

  27. kika says:

    hola..in realtà non devo kommentare niente di quello ke è stato skritto..volevo solo dirvi ke io so troppo felice ke abbiate okkupato di nuovo e l’ex mensa poi..mi sono fatta la serata di ieri li da voi e non mi ha smentito..metrolab mi piace e mi piace smile in progress…vi volevo kedere.. è fattibile la proiezione di film ,magari nelle giornate piovose kome questa, ke è domenika e tutti stanno di relax e di sikuro si guardano 1 film??mi piacerebbe 1 sakko 1 rassegna su kusturica…ke ne dite???buona giornata..se vi serve 1 mano kiamatemii 🙂

  28. basic man says:

    al primo quesito (il primo commento)________

    due sono le tre cose (diceva sempre un amico mio)

    1) il collettivo di ragazzi, precari, migranti (qualche adulto un po imbarazzato)che ha partorito metrolab è stato parassitato, vampirizzato, strumentalizzato come dici tu, da rifondazione (il partito), che ha appuntato le sue insegne su questa esperienza di movimento;

    2)metrolab nasce dall’incontro, dal confronto e dalla collaborazione tra rifondazione (all’assemblea in sala borsa era presente il segretario dei g.c.) e alcune frange del movimento sopravvissute, scampate alla risacca, al riflusso. potremmo parlare di reciproca collaborazione, compenetrazione, di scambio, di ibridazione (la porta della novità),di unità d’azione.

    3) metrolab è in realtà rifondazione, laddove il partito ha deciso di rinunciare alla sua stupida bandiera (alle insegne appunto) per fondersi, diffondersi, aggregare e suscitare partecipazione e lotta in un momento in cui le istanze rivendicative dei movimenti semrano orfane e incapaci di segnare il passo.

    nel primo caso, mio acido amico, le tue perplessità sarebbero non solo fondate, ma drammaticamente vere e giustamente accusatorie.
    gli altri due casi, a mio avviso, non solo non scoprono un problema, ma sembrano suggerire una possibilità (l’unica?), una via di uscita, una speranza fondata.

    ad un certo punto, mi dico, quando si lotta, si contesta, si costruisce, ci si diverte, conviene fermarsi un attimo, alzare gli occhi, guardarsi intorno e domandarsi: chi sono le persone che ho intorno? e ancora: con chi sto parlando? e chi mi ascolta?

    ebbene, ceto politico a parte, è forse il momento di scegliere il campo e domandarsi cosa, infine, vogliamo.
    il partito è uno strumento, non il solo, non l’unico, forse nemmeno il più efficace. ed è tanto più forte (ed efficace) quanto più è attraversato e “mosso”.

    due sono le tre cose: o lo si strumentalizza, o ci si fa strumentalizzare!

    o vogliamo ancora perderci nell’enfasi parolaia dei rivoluzionari del giorno dopo? negli impotenti (anche se sinceri ed entusiastici) velleitarismi preadolescenziali?

    per “cambiare lo stato di cose presente” ci vuole arte e fantasia, ma anche capacità, competenza (ideativa, professionale, tecnica) e coraggio!

    non è stato il coraggio a fare difetto (fino ad ora)…ma tutto il resto.

    mi piacerebbe comunque che venissi in assemblea a sollevare la questione che trovo importante ed interessante!

    al secondo quesito__________________________

    la delusione dici?
    c’è chi ascolta e non parla (c’è ggente che mi scrive, ed io non gli rispondo- diceva nanni moretti…).
    c’è chi conserva per sè le proprie perplessità e non “chiede delucidazioni”.
    c’è chi segretamente giudica con un tiepido sorriso e batte le mani.
    c’è chi nutre, nell’ombra, la pestilenza.

    vedi, uomo acido, le tue anonime illazioni ancora una volta vanno al punto e reclamano una parte di verità.
    non hai tutti i torti!
    anzi hai ragione: metrolab è bambino! e deve crescere. penso che avrebbe bisogno anche della tua parola scoperta! della tua critica!
    puoi forse comprendere che non può essere questo il luogo!
    le nostre assemblee ti sembrano chiuse (rispetto le tue impressioni) ma certo non hanno impedito a nessun@ la parola!
    allora parla!
    dillo allora!
    di più non posso, non possiamo.

    P.S.
    non so se sono riuscito ad essere abbastanza chiaro (in effetti, ho il vizio di rendere complicato il semplice, ne ho anche il piacere…lo confesso)non so se vorrai raccogliere l’invito.

    ti saluto.

  29. acidman says:

    Cari,voi non fate assemblee,ma solo riunioni chiuse a cui demagogicamente date suddetto appellativo,sperando tra l’altro che non si aggiunga nessuno se non ad applaudire.
    Non pensate che chi non parla in assemblea non pensi e chiedetevi se in suddette assemblee le vostre idee erano chiare o lasciate alquanto fumose sperando che nessuno chiedesse delucidazioni.
    Non vi accorgete della delusione che avete dato a tanti che ci CREDEVANO in Metrolab,o piu’che altro all’idea di sviluppo del collettivo Metrolab?
    Non vi siete incontrati prima del 23?
    Chi lo sapeva?
    NESSUNO.
    Metrolab e’ chiuso,aperto al plauso,all’idea di dire che e’ aperto,geloso dello spicchio di notorieta’ e micropotere,bramoso di dimostrarlo ai Grandi…
    Metrolab e’ bambino…
    Metrolab…stiamo rispettando il programma…
    ahahahah
    Ma quand’e’ che ce lo dite questa idea,in maniera precisa,un documento leggibile,criticabile,sposabile o accantonabile?
    dai cazzo,non siamo ancora ventenni a cui raccontare favolette.
    Fuori le palle e i programmi.
    ORA
    E degnatevi di spiegare tutto quello che vi chiederanno i ragazzi con sulle spalle la bella denuncia per occupazione.Alcuni si sono sentiti dire che avrebbero avuto delucidazioni sulla loro denuncia in conferenza stampa!!!
    Fly down baby…gia’ cosi’ in un micromondo,paura per fuori…

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