Comunicato MetroLab – Street Parade


Il 29 settembre, per il decimo
anno consecutivo, la ormai storica Street Parade
antiproibizionista ha
attraversato le strade di Bologna, riproducendo ancora
una volta nella nostra
città un appuntamento e una forma di aggregazione giovanile
che da anni
attraversa e caratterizza tutte le principali metropoli europee.

Quest’anno, oltre a
parlare di
antiproibizionismo e di riduzione del danno,
la Street
“Space” Parade ha
provato a rivendicare anche il diritto all’attraversamento
della città e
all’abitare la città di tutti/e e per tutti/e, e anche per questo ha
scelto
di
mutare forma attraversando il centro storico senza i tradizionali carri
e
cercando,
anche a livello musicale, soluzioni a più basso impatto ambientale
(sempre a partire
dal dato di fatto che si tratta di una sola notte all’anno,
sull’esempio delle ormai famose
“notti bianche” che da Roma si sono diffuse in
tutto il Paese).

Il 29 settembre anche
Metrolab ha
attraversato le strade di Bologna per parlare
ancora una volta di diritto
all’abitare la città e di accesso alla cittadinanza per tutti/e,
di liberazione
dei luoghi come pratica di autogoverno delle metropoli e di spazi
sociali come
luoghi di partecipazione e riprogettazione urbana; continuando così a
raccontare
un’idea di città radicalmente alternativa a quella che il modello di
governo
cofferatiano sta oggi disegnando.


Ancora una volta però, quel
modello di governo ha risposto a questioni politiche
importanti solo attraverso
provvedimenti di ordine pubblico.


E infatti, nonostante – come è
nostra abitudine – avessimo rispettato tutte le richieste
di cui siamo stati
messi a conoscenza (compresa quella di non accendere la musica
nel tragitto da
p.zza XX Settembre a p.zza della Costituzione, a differenza di quanto
ha
affermato Luciano Nigro su Repubblica) siamo stati uno dei tre furgoni
interessati
dal sequestro del materiale e dalle sanzioni penali e
amministrative.

E’ quindi attraverso
multe di
5500 euro l’una e sanzioni varie, calate sulla testa dei
malcapitati (risultati
negativi all’alcol – test, tanto per sfatare uno dei luoghi comuni
sui
partecipanti alla parade) che in quel momento guidavano i furgoni, che
si
cercano
di azzerare le esperienze di aggregazione giovanile che per anni sono
state una ricchezza
e una risorsa per il futuro di Bologna.

Ed è sempre
attraverso multe,
denunce e sanzioni che l’Amministrazione risponde alle
questioni, ai dubbi e al
malessere crescente che oggi, anche tramite la street parade,
una parte
importante di questa città fatta di giovani, studenti, precari e
migranti sta
esprimendo.


Nonostante ciò, e nonostante non
sappiamo davvero dove e come trovare i soldi per
pagare tali multe e quindi
forse, approfittando della nostra precarietà economica, alla fine
riusciranno a
zittirci, il 6 ottobre saremo di nuovo in piazza.

Saremo in piazza per
continuare a
raccontare, insieme a tanti e tante altri/e la Bologna che
vogliamo: una
Bologna liberamente attraversabile e fruibile da tutti/e, una Bologna
in cui a
decidere siano tutti quei soggetti che ogni giorno la vivono e la
attraversano,
una Bologna
in grado di costruire diritti di cittadinanza per un precariato
sociale che ancora dalla
cittadinanza rimane escluso, una Bologna accogliente e
solidale che metta al bando tutte le
forme di razzismo e di criminalizzazione
del diverso e una Bologna in cui gli spazi pubblici e
gli spazi sociali siano,
come in passato, elementi da cui partire per riprogettare la città.


Il 6 ottobre saremo in piazza:
per iniziare a costruire un’alternativa possibile
e perché siamo irriducibili
alla miseria del presente…

MetroLab – Bologna

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