Un nuovo inizio

Stamattina MetroLab è stato nuovamente sgombrato a meno di 24 ore dalla seconda occupzione.

Non perdete il sorriso è solo un nuovo inizio. Qualcosa è cambiato: dall'appoggio del parroco alle partecipate assemblee, dalle pacche sulle spalle alle vecchiette che provavano a difenderci dai poliziotti in seduta antisommossa. Siamo riusciti a trasmettere un segnale di discontinuità. Un segnale raccolto da una città che si è rialzata con uno scatto d'orgoglio. Il corposo pezzo di città, che in diverse migliaia, ha attraversato MetroLab ha manifestato un bisogno chiaro e un forte voglia di riscatto.

Non siamo più disposti ad appiattirci sullo stucchevole e ideologico livello dell'ordine pubblico che riduce al silenzio e mura le porte. Oggi vogliamo una risposta concreta che parli di diritti e di socialità. Una risposta che passa per uno spazio fisico di confronto e dibattito.

Oggi, mercoledì 7 Marzo, assemblea alle 21:00 al Baraccano (Via Santo Stefano 119)

Domani, giovedì 8 Marzo, alle ore 16:00 presidio in Piazza Maggiore

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52 Responses to Un nuovo inizio

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  43. anna says:

    “..Chi ci ridarà gli amori perduti,le gomme bucate, le ore sprecate..i pomeriggi di domenica e le notti di emicrania?..Chi? Chi sopporterebbe i dolori lacrime prediche zanzare coliche vigile FESTIVAL!!..E le cene dei rotary, la noia dei sondaggi, l’agonia dell’ozono e i raduni degli odontotecnici.. Chi?.. E poi la vecchiaia, la morte e poi nulla..e dopo il nulla.. il lunedì!”

  44. Daniele says:

    ciao, sono uno studente di COMPASS (specialistica di sc. comunicazione).
    evitando parole sulla mia solidarietà (scontata), volevo lasciarvi la mia mail per sapere delle iniziative/evoluzioni.
    ero presente all’assemblea postprimosgombero e all(unica, per ora)serata in azzo gardino.
    purtroppo, essendo uno dei “mitici” brain worker un pò qui un pò là, lavoro a brescia nel mondo della comunicazione (come in questo momento) e quindi non sono a bologna tutti i giorni.

    a presto..y adelante*

    Daniele

  45. Ieri mattina ore7:30, per la seconda volta in 24 ore, l’ex “CINEMA EMBASSY” in via Azzo Gardino, occupato sabato scorso dal collettivo MetroLab, è stato SGOMBERATO e la sua porta d’ingresso MURATA. Il cinema, di proprietà del demanio pubblico, era ormai da diversi anni abbandonato e, a quanto ne sappiamo, nessun progetto ad oggi è stato varato per il recupero di quel luogo. Vivendo a Bologna riteniamo sia importante uno spazio libero in città che, oltre a proporre forme di resistenza alla precarietà fisica ed esistenziale che caratterizza il nostro tempo, possa essere attraversato dal fermento di realtà artistico culturali (i due discorsi sono tra loro comunicanti).
    Come Kinoglaz01, associazione di ricerca sul cinema digitale, abbiamo deciso appoggiare il collettivo MetroLab, avvicinandoci ad un progetto per la città e non ad un singolo spazio. Un progetto che si realizzi in un luogo di socialità integrato nel territorio, che si proponga come laboratorio di idee e creatività in una città sempre più assoggettata all’apatia.

    I cinema e i luoghi di cultura e socialità chiudono o si rinchiudono su se stessi.
    Gli spazi autorganizzati di contro/cultura vengono chiusi.
    I locali aumentano e discorsi che li attraversano si sterilizzano.
    Bologna muore…

    Per chi crede che non può una porta murata fermare la trasversalità che attraversa il progetto di MetroLab.
    Per il proliferare di spazi di cultura, creatività e resistenza alla precarietà.

    giovedì 8 Marzo, alle ore 16:00
    presidio in Piazza Maggiore

    Kinoglaz01
    http://www.kinoglaz01.net

  46. 3ntjno says:

    Spero che le Vostre prioezioni durino a luongo. Siete sempre i più avanti non c’è che dire…
    A presto

  47. sono io (...in fondo) says:

    “La pelle umana delle cose, il derma
    della realtà, ecco con che cosa gioca
    anzitutto il cinema ( EMBASSY )”.
    A.A.

    CECI N’EST PAS UN COMMENTAIRE

    (DEL SENNO DI POI SI Può SEMPRE RIDERE E ANCHE DI QUELLO DI PRIMA, PERCHè NON SERVE)

    Ci troviamo a raspare con le unghie nelle ceneri di una città in cui anche l’ultima brace sembra estinguersi, l’ultimo svaporato calore, l’utimo cenno di invito, l’ultimo proposito, l’ultimo brivido di memoria …e non è meno duro questo compianto sonno di morte!
    Una città –Bologna- offesa, umiliata, spossessata e deprivata della sua ricchezza, gettata nella fogna della legalità, strozzata e impotente (la storia degli uomini, scriveva qualcuno, si riflette nella storia delle cloache!).
    Evaporano, nella luce bianca delle ordinanze, le comunità di affetti, di solidarietà, di vicinanza, di partecipazione…sotto i neon dei negozi di intimo, delle banche, dei fast food (la chiamano spoliazione consumistica, museificazione…lotta contro il degrado, pulizia!).
    Qualche volta però succede che ciò che hai cacciato dalla porta (a calci nel culo) torni alla finestra.
    Qualche volta succede che il sassolino che picchietta il vetro per svegliare la bella addormentata sia un pò più gravido e grave, nella mano che lo lancia.
    E il vetro si spezza!
    Al momento, amici miei, ci rimangono i cocci e le schegge!
    Tagliano in verità!
    E sono più affilate dei sassi!
    Forza!

    ci vediamo stasera.

  48. lorenzo says:

    Coraggio ragazzi, andremo avanti fino alla fine. La risposta della polizia non e’ assolutamente sorprendente, purtroppo, ma in perfetta linea con i principi centralizzanti che giunta e questura stanno portando avanti allo scopo di controllare la citta’. Non parlero’ di fascismo e repressione perche’ non voglio scadere in facile retorica, ma sappiamo tutti a cosa ci troviamo davanti e dove sta la ragione.
    Ma la citta’, a quato leggo da qui lontano, ha reagito, e per questo dobbiamo reagire ed insitere.
    Adelante!

  49. Blogger says:

    Scusate per il ritardo nell’aggiornamento ma oggi la mia sveglia è stata a dir poco brusca e soprattutto poco gradita.
    Ciò che è successo è evidente, altrettanto evidente è la messa in atto di un processo che non sarà fermato dall’ennessimo sgombero. L’ennesimo tentativo di zittirci e escluderci questa volta dovrà scontarsi con una presa di coscienza forte dell’intera cittadinanza.
    Il calore, l’entusiasmo e il coinvolgimento di questi giorni non resteranno serrate da un ammasso di mattoni.
    A presto
    “INFO”

    P.S. Il Baraccano è in Via Santo Stefano 119. Grazie per la segnalazion, ho già aggiornato il post.

  50. topo gigio says:

    e’ opprimente e insopportabile quello che sta accadendo a bologna in questi anni di giunta cofferati. per cui verro’ di certo stasera all’assemblea!quel che e’ stato ottenuto con l’occupazione dell’embassy non si deve disperdere cosi’.
    uno studente
    PS: ma dove diavolo e’ esattamente il Baraccano?

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